Materiali forme e colori: gli ingredienti che rendono Moi uno spazio accogliente e internazionale dove è facile sentirsi a casa. Il locale, situato nell’area nord di Roma sulla collina Fleming, si distingue per le grandi vetrine che incorniciano tutto l’ambiente.


La sala è caratterizzata da volumi puri in diverse tonalità di grigio ad evidenziare le geometrie. L’omogeneità delle finiture viene rotta dall’inserimento di materiali diversi trattati al grezzo: il legno, il ferro, il laterizio; così il volume di fronte all’ingresso è caratterizzato da due “feritoie” ricavate all’interno di portelloni in ferro che lasciano intravedere il laboratorio di cucina, il focolare del locale.


A contornare la vetrata ci sono le due pareti “corte” del locale trattate diversamente, entrando sulla sinistra la parete è in mattoni dal colore caldo tipico del laterizio. Contrapposta troviamo invece la parete in acciaio corten, dall’aspetto ruvido a causa della patina di ossido che ne caratterizza l’aspetto.


L’illuminazione proposta si divide in due combinazioni, dal lato pass-cucina delle “ampolle” pendono sulla zona accoglienza, la restante parte del locale seguendo una logica minimale è servita da cubi realizzati in OSB (oriented strand board) che completano la porzione di controsoffittatura definita dalla sommatoria di parallelepipedi di diversa dimensione e dalle diverse sfumature. L’utilizzo di materiali scabri ed essenziali vengono mitigati dal calore della luce e dalla scelta di arredi e complementi che donano all’ambiente un atmosfera confortevole.